IAAD – come creare una comunità digitale

Come fai a non amarli quando ti seguono nelle tue idee pazze?

Mi sono concentrata parecchio in questi giorni su come ricreare la sensazione di comunità e classe in questo periodo di distanza forzata.

Ho chiesto a miei studenti IAAD – Istituto d’Arte Applicata e Design, che frequentano il terzo anno di Design della Comunicazione, di vestirci tutti uguali per la nostra lezione.

Un piccolo gesto per sentirci più vicini, più stretti, più a contatto.

Ho attivato anche dei documenti, che stiamo condividendo, dove valutiamo e costruiamo un database di cosa stiamo guardando, ascoltando e leggendo: ognuno entra nel tempo libero degli altri, sfruttiamo questa separazione per avvicinarci e conoscerci meglio.

Un gesto forse infantile, ma ho sentito un grande abbraccio quando ho visto che davvero tutti si sono vestiti in arancio per me.

Nella seconda lezione ci siamo vestiti in viola, la terza abbiamo viaggiato alle Hawaii, per la quarta abbiamo partecipato ad una serata di gala, nella quinta abbiamo letto libri di economia domestica e ci siamo vestiti a dovere, nella sesta siamo andati in gita a Torino per una lezione congiunta. Per la settima lezione abbiamo allargato i nostri orizzonti e ci siamo ispirati al mondo dell’arte. Lezione 8, ci siamo sfogati con del sano punkrock.

Lezione 9, si sente la fine del percorso, sarà la consegna dei documenti di tesi o gli esami ma il clima è decisamente teso, proprio come in un horror – ospiti con noi Giulia e giulia di Senza Rossetto e Giacomo Bonfante per parlare di podcast. Nella decima lezione abbiamo deciso di fare una doccia fredda, e rilassarci prima dell’ultima settimana di lezioni e della corsa finale alle tesi.

Ci ho messo tanto a pubblicare e caricare la foto n.11, si tratta dell’ultima lezione con questo gruppo di ragazzi.
Ho avuto il piacere e l’onore di seguirli in tutti e tre gli anni in IAAD e sono fiera di aver partecipato alla loro formazione, crescita e maturità.
Sono cambiati così tanto in così poco tempo.

Futuri progettisti che vi state lanciando sul mondo del lavoro, vi auguro di mantenere questo sguardo curioso e insaziabile.
Spero di avervi insegnato a guardarvi attorno, a fare esperienze lontane dalle normali connessioni logiche, a non giudicare senza analizzare, a farvi sempre un sacco di domande e valutare con attenzione le risposte.

Si conclude un ciclo e mi commuovo all’idea di non vedervi anche a settembre in sede.
In questa foto – Random Party – ho inserito una mia foto da studentessa poiché anche voi mi avete insegnato tanto.